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Le mie parole:
Incontro a nord
l'azzurro dei miei risvegli .
Una pennellata di giallo sole
nell'abbraccio degli amici .
In una goccia di magenta
mi ci nascondo tutta:
questo è il mio colore .
Il grigio...?
No, il grigio lo lasciamo fuori .
Allora usiamo il rosso .
Non conosci il rosso?
E' un brivido che ti prende,
ti sconvolge, ti travolge .
Il rosso spinge senza tregua .
E' una corsa folle
ad occhi bendati .
Una furia incandescente
di lava liquida,
che non perdona,
che non si placa .
Un morbido nero-caffè,
ed ecco il mio gatto .
Il verde mi blocca....
Il beige è una noia,
rimane fermo
in un'opaca neutralità,
è come entrare
nella foresta pietrificata.
Basta una pennellata di turchese
e le mie donne
corrono a nuotare .
Ti presento il bianco: è il silenzio,
il rispetto, il passaggio,
è la coperta dell'addio .
Al nero m'inchino:
è l'infinito,
lo spazio profondo,
l'universo nella sua distanza estrema;
con lui si va oltre: è l'Assoluto .
Guarda l'arancio:
estate estate estate .
Nel viola si fermano i rumori,
lui è quello profondo
che mira dritto al "centro" .
Tutti i colori dentro .
E poi col pennello
tracciare un orizzonte oltremare
per scappare via . . .
in un batter d'ali
tutti i colori
s'incontrano